Le patata è tubero derivante dalla famiglia selle solanacee, come i pomodori e le melanzane.
Il tubero è un organo che ha la funzione di accumulo di sostanze glucidiche, che servono alla pianta come serbatoio da cui attingere durante l’inverno.
Questa funzione permette dunque al tubero di contenere una serie di proprietà nutritive importanti.
Le patate contengono ottimi livelli di vitamina C e sono ricche di amido. In una dieta bilanciata possono essere delle valide sostitute dei più comuni carboidrati, diminuendo così l’apporto calorico generale.
Per un’ampia panoramica sulle proprietà nutritive e la composizione chimica della patata, potete leggere l’articolo a questo link.
Il tubero si adatta molto bene ad essere coltivato a diverse latitudini. La patata è originaria, come sappiamo, dell’ America meridionale e più precisamente delle regioni andine. Dopo la conquista del continente americano, la cultura europea fu contaminata per diversi aspetti dalle tradizioni delle culture native, assimilandone in parte i consumi alimentari.
Così la patata iniziò ad entrare a pieno regime nel nostro sistema alimentare. Nei secoli successivi alle prime conquiste la coltivazione del tubero venne spostata nel cuore dell’Europa e dal diciannovesimo secolo, anche in Italia.
Nel nostro Paese le zone più favorevoli alla coltivazione sono le regioni alpine e appenniniche. Il clima di queste zone consente alla patata di avere un ciclo primaverile-estivo.
In Italia meridionale invece la patata si pianta in autunno, per avere raccolto e produzione in periodo primaverile.
La patata di origine agamica, cioè il processo attraverso il quale avviene la formazione di nuovi prodotti a partire dal singolo organismo, ha un ciclo di 100-150 giorni.
Vediamo adesso i metodi più comuni di coltivazione delle patate. Alla fine dell’articolo avrai una panoramica chiara e saprai quale strada scegliere per allevare il tuo prodotto.
Da punto di vista agricolo, ci sono svariati modi di coltivare la patata ed è possibile farlo anche in autonomia con i giusti accorgimenti.
Per chi ha la possibilità, l’orto è il metodo classico per raggiungere buoni livelli di produzione. La coltivazione su file, distanziate almeno di 40 cm in un terriccio buono privo di elementi di disturbo come ad esempio i sassi, che ostacolano la crescita del tubero, rappresenta una buona soluzione. Dovremmo aver cura di disporre le patate ad una distanza regolare e in linea tra loro, in modo da assicurare una crescita regolare.
Per ovviare a situazioni dove i ristagni d’acqua possono essere pericolosi e dannosi alla crescita della patata, può essere utile creare dei cilindri che sollevino il tubero da terra, riempendoli con del terriccio man mano. La maggiore altezza farà defluire l’acqua non necessaria evitando marciumi.
Questo metodo garantisce anche una buona uniformità nel raccolto.
Potete coltivare le patate in un sacco di juta o dentro un bidone. Riempi il fondo del tuo contenitore con del terriccio, disponi le patate germogliate ed aggiungi terra quanto basta seguendo la crescita naturale del tubero.
Un interessante metodo viene proposto dal progetto di Thompson & Morgan, e propone di coltivare la patata addirittura nella busta della spesa.
Crea una torre con delle assi di legno e aggiungi terriccio seguendo la crescita della patata. Questo metodo, chiamato anche torre di patate, permette una crescita rigogliosa e uniforme del tubero, permettendo inoltre di isolare la coltivazione dal resto del suolo.
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Il tomtato è un’idea che nasce dall’ Inghilterra e prevede la coltivazione simultanea di patate e pomodori. Si tratta di un tipo di innesto che risulta essere, proprio per la sua doppia destinazione, un buon metodo per ottenere tuberi e ortaggi massimizzando gli sforzi fatti per la coltivazione e crescita. . Nel video a questo link viene illustrato il procedimento corretto per la coltivazione tomtato.
Un’ ulteriore considerazione va fatta sulla Pacciamatura. Copri la superficie del terreno con uno strato di paglia, di 4 centimetri circa. Aiuterai il suolo a mantenere una corretta umidità e ripararlo dalla possibile crescita di erbacce indesiderate.
Nutri la patata durante il suo sviluppo facendo attenzione a non innaffiare troppo. Ricorda che il buon terreno di sviluppo è quello drenante, che evita ristagni d’acqua e conseguenti marciumi. Dovresti irrigare la patata solo quando si sta seccando. Mettila su un cumulo di terra in modo da far scolare via l’acqua in eccesso.
Durante il ciclo di crescita, mantieni il terreno pulito da erbacce. Le foglie gialle o bucate potrebbero essere un segnale della presenza di parassiti infestanti.
Chiedi al nostro esperto consigli su come trattare la pianta. Se vuoi usare pesticidi o preferisci una coltivazione di tipo naturale.
Quando gli steli della pianta ingialliscono, raccogli le patate pronte per essere mangiate. Non ingerire patate di colore verde, in quanto potrebbero contenere sostanze nocive.
In questo articolo abbiamo analizzato i passaggi principali per la produzione autonoma di patate, dove e quando avviare un ciclo di crescita e quali accorgimenti usare per produrre raccolti ricchi e uniformi. Ti ricordiamo che puoi rivolgerti allo staff Agritalia per qualsiasi tipo di approfondimento o richiesta.
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Lo staff Agritalia – “Dalla terra al Cuore”
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