La pianta di Goji produce delle bacche di colore rosso, simili alla ciliegia ma di forma più allungata. L’arbusto è originario del Tibet e della Cina, dove ha trovato, fin dall’antichità, la sua diffusione spontanea e naturale.
Volendo essere più precisi, la nomenclatura scientifica della pianta di goji è Lycium barbaru o Lycium chinense. Entrambe le specie posso produrre le bacche che abbiamo imparato a conoscere per i numerosi benefici, anche se è proprio la Lycium barbarum a produrre frutti con maggior proprietà nutrizionali.
In questo articolo prenderemo in esame un arbusto che, negli ultimi anni, ha goduto di una crescita esponenziale in termini di notorietà e utilizzo grazie ai vantaggi che si possono ottenere dal consumo dei suoi frutti.
Le bacche di goji, sconosciute ai più non meno di 15 anni fa, sono diventate oggetto di studi e analisi in quanto ricche di elementi nutrizionali.
Diamo dunque un rapido sguardo alle caratteristiche fitoterapiche delle bacche di goji.
Perché questo frutto ha attirato negli ultimi anni l’attenzione di agricoltori e consumatori? Quali sono le loro caratteristiche principali e i vantaggi che si possono avere dal consumo costante del frutto?
Gli estimatori annoverano tra i principali punti di forza le proprietà antiossidanti, gli immunostimolanti e le proprietà che favoriscono la funzionalità intestinale.
Le bacche di goji inoltre vanno ad integrare, grazie a diverse proprietà benefiche, molte diete di tipo vegano.
Tra le principali caratteristiche nutrizionali possiamo trovare buon apporto proteico e la presenza di vitamina E e provitamina A. Entrambe con una importante funzione antiossidante.
Uno sguardo più completo sulla composizione chimica e altre caratteristiche fitoterapiche potete trovarlo nell’articolo a questo link.
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Tuttavia, le bacche di goji che si trovano in commercio subiscono l’effetto dell’invecchiamento alimentare, processo che determina l’appiattimento di molte proprietà descritte sopra.
Perciò, per trare il massimo apporto dal frutto, averlo sempre fresco e a portata di mano, potresti organizzarti e pensare di piantarlo tu stesso.
L’utilizzo e il consumo costante di frutti freschi è di gran lunga consigliato rispetto ai prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati.
Con un po’ di impegno e grazie a questi piccoli consigli, potrai godere dei benefici completi che il frutto fresco garantisce rispetto alla versione commerciale.
Anche molti agricoltori hanno intuito le potenzialità di sviluppo di questo arbusto, avviando così una buona produzione di tipo professionale. Non è difficile quindi trovare delle piante di goji anche nei vivai sparsi per il territorio nazionale. La pianta infatti risulta essere molto resistente alle diverse caratteristiche climatiche che caratterizzano il nostro Paese da nord a sud.
L’arbusto di goji può essere coltivato anche in grandi vasi, considera però che la pianta può raggiungere anche i tre metri di altezza.
Come abbiamo detto, il goji si adatta bene anche a temperature gelide e a vento forte, ma un clima temperato favorirà senza dubbio il suo sviluppo.
Ti consigliamo di predisporre il goji in modo che possa avere una esposizione molto soleggiata. La completa maturazione dei frutti ne aumenterà le proprietà organolettiche con tutti i benefici descritti prima.
Il goji ha avuto uno sviluppo su terreni tendenzialmente acidi e di medio impasto. Perciò, riproporre un tipo di soluzione simile favorirà la naturale crescita dell’arbusto.
Per mantenere la nostra pianta in salute, è opportuno, dopo la fruttificazione e quindi nel periodo invernale, procedere alla potatura dei rami più vecchi, in modo da favorire le nuove cacciate.
Si consiglia, alla fine del periodo invernale, la concimazione organica con un prodotto di qualità.
L’humus di lombrico, misto al letame, rappresenta oggi la miglior soluzione da mettere in atto.
Se vuoi ulteriori consigli su come scegliere e utilizzare i concimi organici, leggi le nostre guide sul letame e sull’humus di lombrico.
La pianta di goji non richiede particolari trattamenti idrici. Come qualsiasi pianta, anche il goji necessita di un annaffiamento curato e mirato nei primi periodi di impianto, ma quando la pianta sarà affrancata, dovrai intervenire solo in periodi di marcata siccità o solamente con un apporto di acqua mirato all’ingrossamento dei frutti.
Inoltre, stai attento!
Evita assolutamente la formazione di ristagni d’acqua. Le pozze d’acqua affogano la pianta. Scegli un terreno ben drenato e adatto allo scolo delle acque piovane.
In primavera poi, la pianta potrebbe essere danneggiata dall’attacco di parassiti, come gli acari e gli afidi. È consigliabile fare un trattamento antiparassitario, con prodotti mirati, al termine della fioritura.
Per avere ulteriori consigli sui prodotti utili limitare e sconfiggere i parassiti, consulta rapidamente il nostro esperto tramite il servizio clienti.
Tieni presente che un arbusto di goji, di media grandezza, produce molti chilogrammi di frutto.
Quindi come devi gestire dalla crescita del frutto?
Aspetta la primavera, stagione in cui vedremo nascere i primi fiori sulla pianta. I fiori di goji sono di colore viola chiaro con al centro dei pistilli bianchi. Questi piccoli fiori rimarranno pochissimo tempo sui rami, un paio di giorni soltanto, dopodiché, vedrai nascere i primi frutti.
Abbiamo detto che frutti hanno una forma molto simile alla ciliegia ma con la forma più ovale.
Dovrai attendere tutto il periodo estivo affinché le bacche possano crescere rigogliose. Infatti, il goji raggiunge la piena maturazione alla fine della stagione estiva.
Per gli anni successivi al primo innesto, puoi ottenere inoltre nuove piante dalla pianta madre tramite il processo di riproduzione vegetativa.
Dovrai un ramo di un anno di vita e di circa 20 cm nella pianta madre ed interrarlo in un vaso a 10 m di profondità. Sarebbe ottimo lasciare dei nodi nel terreno e almeno quattro foglie. Questi accorgimenti ti permetteranno di favorire la radicazione.
In questo articolo abbiamo descritto le proprietà nutritive delle bacche di goji e ti abbiamo dato dei consigli utili al trattamento e alla cura della tua pianta.
L’apporto del goji e dei suoi elementi nutrizionali da ad una vita lunga e in salute sembra essere stato il fattore che, negli anni, lo ha portato alla ribalta rendendolo oggi prodotto di largo consumo.
Al di là dell’enorme campagna di marketing messa in atto per promuovere le bacche della longevità, crediamo che il consumo regolare di cibi sani e il ritorno alla coltivazione e al rapporto diretto con la terra, seppur in forma amatoriale, possa essere una buona strada da percorrere verso il vero benessere.
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Per qualsiasi dubbio, richiesta, o se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a contattarci, saremo lieti di fornirti altre indicazioni su come trattare l’arbusto di goji.
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